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La tigre e il gufo

Un incontro inaspettato.

Diario di un'operatrice di scrittura terapeutica.


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Voglio raccontarvi di un momento che porto con me.


Durante una sessione di scrittura terapeutica, due persone — che chiamerò con le iniziali di fantasia G. e S. — hanno dato vita a un incontro inaspettato tra una tigre e un gufo.


La consegna era questa: "descrivi un episodio di ingiustizia subito o osservato, ma usando animali come protagonisti".


G. ha scelto la tigre, perché “la tigre sa difendersi”.

S. ha scelto il gufo, perché “il gufo è saggio, osserva tutto dall’alto”.


Tigre stava subendo un’ingiustizia e ha tirato fuori unghie e ruggiti per proteggersi.

Gufo, invece, non era protagonista, ma spettatore di un’ingiustizia che osservava con una certa distanza - gli altri animali non volavano come lui.


Quando ho chiesto loro di far incontrare i due animali scrivendo un dialogo, è accaduto qualcosa: la tigre di G. ha trovato uno spazio nuovo per la calma e la saggezza nelle parole di Gufo, mentre il gufo di S. è entrato in contatto con il bisogno di farsi rispettare nelle parole di Tigre.


In quei dialoghi non si sono incontrate solo la tigre e il gufo, ma anche parti interiori di G. e S. Risorse già presenti, che aspettavano solo di essere riconosciute.


Gli animali nelle favole non sono mai stati personaggi casuali.


Fin dai tempi di Esopo, scrittore greco vissuto nel VI secolo a.C. e considerato il padre della favola come genere letterario, gli animali sono stati molto più che semplici protagonisti di storie: erano simboli, specchi della natura umana. Le sue favole, riprese e riadattate poi da Fedro in epoca romana, hanno attraversato i secoli: il lupo come ferocia, il cane come fedeltà, la volpe come astuzia. Archetipi semplici e profondi, che ancora oggi parlano di noi, dei vizi e delle virtù dell’essere umano.


Anche in psicologia, secondo lo psichiatra e psicoanalista Carl Gustav Jung, gli animali hanno un ruolo simbolico centrale; li definiva archetipi, immagini universali che parlano al nostro inconscio collettivo e ci guidano a riconoscere parti di noi stessə: luci e ombre, vulnerabilità e risorse; attraverso loro, possiamo dare forma a emozioni e pensieri che altrimenti resterebbero nascosti, permettendo a ciò che è ne sente la necessità di prendere parola.


E così, dentro questa tradizione antica e universale, senza saperlo, G. e S. hanno dato voce a due bisogni profondi e allo stesso tempo a due risorse preziose.


La tigre portava con sé la forza di difendersi, ma anche il desiderio di non sentirsi sopraffatta.

Il gufo custodiva la saggezza dell’osservare dall’alto, ma anche il bisogno di mantenere distanza per non farsi coinvolgere troppo.


Forza e sguardo.

Istinto e visione.

Coraggio e saggezza.


Ricordo bene di aver pensato, mentre G. e S. leggevano i loro dialoghi e si confrontavano su ciò che avevano scritto, a quanto tigre e gufo possano abitare anche in ognunə di noi.


Quante volte avremmo avuto bisogno di tigre? E quante di gufo?

Quante volte ci siamo sentitə tigre? E quante gufo?


Sono presenze interiori che, una volta riconosciute, non restano soltanto immagini: diventano compagne di viaggio. Ci insegnano a integrare le nostre contraddizioni e a cercare nuovi equilibri.


E forse un giorno, la tigre che vive in noi ricorderà al gufo che non serve sempre volare via per riuscire a restare.

E il gufo, a sua volta, ricorderà alla tigre che la forza non sempre ha bisogno di un ruggito per esistere.


Perché dentro ognunə di noi vive una foresta di animali simbolici:

alcuni si difendono, altri osservano da lontano.

Non sono in conflitto: aspettano solo di essere riconosciuti e messi in dialogo.


Ti lascio qui uno spunto di scrittura terapeutica ispirato a questa riflessione:


Tre animali si incontrano nel bosco:

il primo riflette come ti vedi oggi;

il secondo incarna una parte di te che non ti piace;

il terzo riflette un lato di te che desideri far crescere.

Scrivi un breve dialogo fra di loro”.


Durata: 10 minuti


Lascia che la scrittura fluisca in modo istintivo. Non pensare alla grammatica o alla correttezza del testo. Segui solo il flusso e lascia che i tuoi animali parlino fra loro.

Nelle loro parole — o nei loro comportamenti — potrebbero nascondersi bisogni e risorse che ancora non conosci.



Se questa storia ha risuonato dentro di te e senti il desiderio di esplorarti attraverso le parole, possiamo farlo insieme.


Propongo percorsi online di scrittura terapeutica — individuali, in coppia o in gruppo — per dare voce alle tue parti interiori e scoprire nuove risorse.

Per informazioni e iscrizioni scrivimi alla mail emozioniacontatto@gmail.com.


 
 
 

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